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Neonato che piange? Perchè, come interpretare il pianto neonato e calmarlo.



Sentire un neonato che piange può essere davvero molto frustrante per i neogenitori, soprattutto nelle primissime settimane di vita del bimbo.


Il pianto è l'unico mezzo di comunicazione che il neonato ha a disposizione per manifestare un bisogno ai genitori e va sempre ascoltato e mai ignorato.

Tralasciare un bambino che piange e come chiudere la porta ad una persona che ha bisogno di noi, un bisogno di fame, di sete, di essere cambiato, di coccole e tanto altro.



Perchè un neonato piange?


Piangere è l'unico linguaggio che i neonati hanno per comunicare i bisogni, i desideri e le irritazioni.

A differenza di un adulto, i bimbi che piangono, soprattutto nei primi mesi di vita non manifestano un segnale di sofferenza ma un vero e proprio messaggio per parlare con i genitori.


Se ascoltiamo con attenzione i neonati che piangono ci accorgeremo che ciascun pianto ha un'intonazione differente a seconda di ciò che il bimbo vuole esprimere.

I neogenitori con il tempo impareranno ad interpretare il pianto del neonato e a capire se si tratta di un semplice vagito che comunica emozioni oppure un pianto per fame, un pianto nervoso e nei casi più estremi un un pianto inconsolabile.

Il pianto del neonato è uno strumento di sopravvivenza.


Un bimbo che piange esprime un bisogno


Spesso vi sarete chiesti perchè un neonato piange sempre, oppure perchè mio figlio è inconsolabile?

In realtà l'aspetto dell'impellente bisogno accomuna tutti i bambini che piangono, perchè il neonato è totalmente dipendente dai suoi impulsi e quando ha fame ha la necessità di soddisfare quel bisogno senza aspettare, se è stanco vuole dormire e piange finché non si sarà riposato , e così se è triste annoiato, spaventato e deluso...... piange.


pianto del neonato, capire e interpretare il pianto dei bambini


Pianto neonato di un mese


Nel corso del primo mese di vita il bambino piange secondo un riflesso automatico, non volontario.

Nel momento in cui avverte un bisogno impellente è indotto a inspirare aria nei polmoni e ad espellerla attraverso le corde vocali che vibrano producendo il suono del pianto bambino.

In realtà nel primo mese, fino a circa sei settimane dalla nascita nel pianto del bebè non vi sono lacrime ma solo urli e vagiti.

Va inoltre sottolineato che per il neonato qualsiasi bisogno non è procrastinabile ma rappresenta un'emergenza quindi il pianto disperato neonato potrebbe esser scaturito dalla semplice necessità di essere accarezzato o cullato, non solo per bisogni come fame e sonno.


Quindi un neonato che piange sempre è un bambino che ha delle necessità che chiedono di essere soddisfatte.


Pianti dei bimbi: come interpretarli e come calmare un bambino che piange


Ecco al guida per i genitori per interpretare il pianto neonati


Pianto di un neonato per fame


Il pianto per fame inizia piano e poi diventa inconsolabile


Il pianto inizia in modo flebile e aritmico e poi aumenta diventando un pianto intenso e inconsolabile.

Il senso di fame del neonato è un processo fisiologico diverso per ogni bambino e che quindi varia da neonato a neonato ed è molto instabile soprattutto nei primi giorni di vita.

Essendo uno dei motivi più frequenti di pianto dei bambini non bisogna però pensare che tutte le volte che il neonato pianga abbia fame.


Pianto di un neonato nervoso e irrequieto


Il pianto dei neonati nervosi è flebile, il bebè si dimena come per liberarsi.


Il pianto è molto caratteristico, nella fase iniziale è simile al pianto per fame ma a differenza di questo non diventa mai inconsolabile, rimane sempre flebile e senza strilli.

Il neonato si dimena come se volesse liberarsi da un fastidio ad esempio sente caldo, sente freddo, il pannolino è bagnato.

Se il neonato non riesce a mantenere il proprio calore corporeo, si agita , il respiro si fa rapido e si mette a piangere.



Pianto di un neonato agitato e stanco


E' un pianto che inizia di colpo e prosegue come quello da nervosismo.


Se un neonato riceve troppi stimoli si stanca e si agita. Può capitare che in mezzo ad amici e parenti il neonato chiuda improvvisamente gli occhi, giri la testa e si metta a piangere, oppure perda interesse per qualcosa che fino ad un minuto prima lo catturava e inizia a piangere.


Bene, sono i classici sintomi di un neonato che ha bisogno di dormire e se non può farlo per via di luci, rumori o sballottamento che lo eccitano impedendogli di prendere sonno inizia a piangere.

Per calmare un neonato che è agitato la soluzione è solo una: farlo dormire, portatelo in un posto tranquillo, cullatelo dolcemente e lasciatelo piangere fino a quando non esaurisce la tensione accumulata. Pian piano sprofonderà in un dolce sonno e ricaricherà le pile.


Pianto di un neonato deluso


Inizia improvvisamente quando non riesce a fare qualcosa


Il neonato non ha la piena gestione di tutti i movimenti del suo corpo e non controlla perfettamente gambe, braccia e mani.

I neonato potrebbe volersi mettere le mani in bocca oppure afferrare qualcosa, non ci riesce e scoppia a piangere.

In questo caso vuole essere aiutato a sentirsi accudito dai genitori, quindi se gli è caduto il pupazzetto deve essere consapevole che la mamma gli sarà accanto e gli ridarà il suo pupazzetto.


Pianto di neonato che vuole compagnia


E' un piagnucolio quando non vede la mamma nelle vicinanze


Anche i neonati soffrono la solitudine e quando si sentono soli iniziano a piagnucolare. Il pianto è leggero ma ritmico che si placa quando il bambino ottiene una risposta.

Avviciniamo il nostro viso al quello del bambino, trasferiamogli il calore del nostro corpo, culliamolo e parliamogli, smetterà subito di piangere.


Pianti dei bimbi: come interpretarli e come calmare un bambino che  piange

Commozione e pianto improvviso del neonato


Sono talmente felici che scoppiano a piangere per attirare l' attenzione dei genitori


Non si pensa mai che i neonati, soprattutto i più piccoli si possano commuovere, invece lo fanno molto più spesso di quanto pensiamo.

Ci accorgiamo che un neonato si commuove quando lo andiamo a riprendere dal nido, dai nonni o quando il papà rientra da lavoro dopo molte ore e improvvisamente da che il neonato era tranquillo scoppia a piangere. Sono talmente felici che scoppiano a piangere per attirare l' attenzione dei genitori ed essere coccolati di più.


Pianto di spavento


Si manifesta dopo i 6 mese quando inizia a riconoscere i volti conosciuti da quelli sconosciuti.

Se il bambino si trova con una persona che non conosce bene scoppia improvvisamente a piangere, si dimena e vuole allontanarsi.

La paura si manifesta generalmente con il pianto nel neonato di 6 mesi ossia quando inizia a riconoscere i volti a lui familiari e i volti degli sconosciuti.

Pianto di dolore


Il pianto di dolore è caratterizzato da un urlo , seguito da una pausa e poi da un pianto intenso che tende a diminuire.

Un tempo si pensava che i neonati non provassero dolore o comunque lo provassero in modo molto superficiale a causa dell'immaturità delle fibre nervose.

In realtà è stato dimostrato che non è così e che anche i più piccoli provano stimoli dolorosi.

Il piando di un neonato che prova dolore è improvviso e lacerante e provoca una immediata reazione dei genitori che lo sentono.

Il pianto di dolore è generalmente caratterizzato da un urlo , seguito da una pausa e poi da un pianto intenso che tende a diminuire.



Pianto dei bimbo quando sono malati


E' un lamento, debole e continuo.


Il pianto di un bambino malato non è un vero e proprio pianto ma più che altro un lamento, debole e continuo. Se il neonato ha mangiato, ha fatto cacca e pipì, è stato pulito, non ha né freddo né caldo, ha passato la giornata senza avere emozioni forti , è tenuto in braccio ed è coccolato ma continua a piangere si deve prendere in considerazione l'ipotesi che non si senta bene.

Il pianto di un bambino che sta male è un pianto acuto che trasmette urgenza e si differenzia da tutti altri pianti e modi di piangere. Un neonato che piange perchè sta male va sempre preso in braccio, accudito e coccolato.


Come calmare un neonato che piange?


Come detto il neonato piange per svariati motivi e ogni pianto ha delle caratteristiche ben definite in base al bisogno che il bebè prova in quel momento.


Il modo per far smettere di piangere un neonato è soddisfare la sua richiesta: di fame, calore , pulizia, coccole e altro .

Quando non è possibile alleviare il disagio del neonato che piange è assolutamente necessario fargli sentire la nostra vicinanza, coccolandolo e rassicurandolo senza paura di viziarlo.


Mammamather

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