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Morfologica: l' ecografia strutturale che valuta il benessere di feto e placenta.





Morfologica conosciuta anche come eco strutturale è una delle ecografie più attese da mamma e papà per valutare il benessere, la struttura del feto e sapere il sesso del bambino. Vediamo insieme, quando si fa la morfologica, a cosa serve lo studio morfologico e strutturale del feto, la valutazione della placenta, i segnali di malformazione fetale e i limiti dell'ultrasonografia morfologica. 



Morfologica: Ecografia strutturale di feto e placenta
Morfologica: Ecografia strutturale di feto e placenta


Quando si fa la morfologica?

Morfologica o ecografia del 2 trimestre di gravidanza.

Il periodo migliore e più indicato per studiare la morfologia fetale è tra la 19 settimana di gravidanza e la 21 settimana di gravidanza, il giusto momento e per fare una valutazione della crescita del bambino.

L' obiettivo dell' eco morfologica è valutare la corretta formazione e crescita delle strutture fetali, nonché la misura e le dimensioni del feto, la funzionalità della placenta e la quantità di liquido amniotico.

Facendo uno studio della struttura fetale è possibile rilevare precocemente la presenza di anomalie strutturali o segnali di malformazioni fetali ad esempio della sindrome di Down.

A cosa serve l’ecografia morfologica e cosa si valuta?


L' ecografia del secondo trimestre di gravidanza è detta anche esame diagnostico morfologico e come raccomandato dalle linee guida sulla gestazione, il periodo migliore per eseguire l' esame ecografico è intorno alla 20 settimana di gravidanza.

La visita morfologica consiste in una ecografia per verificare la regolarità dello sviluppo del feto mediante l' utilizzo di onde sonore ad alta frequenza, non udibili con l'orecchio umano, che hanno la capacità di attraversare i tessuti e consentono quindi di fare uno studio dell' anatomia del feto. Dalla sonda ecografica gli ultrasuoni arrivano al feto e producono echi che sono trasformati in immagini sul monitor dell' ecografo.

L'esame diagnostico morfologico serve a :

  • studiare l' anatomia del feto;

  • controllare lo sviluppo del fetale;

  • misurale la lunghezza del feto;

  • valutare le dimensioni del feto;

  • studiare gli organi fetali;

  • valutare la localizzazione placentare e la sua funzionalità;

  • misurare la quantità di liquido amniotico;

  • controllare la vitalità del feto.



Ecografia morfologica fetale e valutazione dello sviluppo del feto



La morfologica è un esame diagnostico non invasivo che rientra tra le indagini di diagnosi prenatale in cui un ecografista esperto studia mediante l'ecografo la crescita fetale e lo sviluppo dei suoi organi.


L'ecografia fatta da mani e occhi esperti cerca i segnali di benessere fetale e qualora presenti mette in luce segni ecografici di anomalie e malformazioni fetali che in seguito potranno essere diagnosticate con certezza con esami più approfonditi come l'amniocentesi o il genoma fetale.

L'ecografia morfologica studia tutte le strutture e gli organi fetali , in particolare:

  • la misurazione della dimensione del cervello fetale e della sua anatomia;

  • il controllo delle 4 cavità del cuore e il loro rapporto rispetto alle dimensioni del resto del torace;

  • la completa formazione della parete addominale;

  • lo studio della colonna vertebrale;

  • il controllo della presenza del diaframma;

  • lo studio di tutte le strutture e delle ossa lunghe di gambe e braccia;

  • la presenza di tutti gli organi interni;

  • la presenza di eventuali anomalie strutturali;

  • il sesso del bambino.

I punti su cui l' ecografista si soffermerà maggiormente per rilevale eventuali anomalie sono:

  • le misure del feto;

  • le malformazioni cardiache;

  • la cisterna magna;

  • la biometria ossea;

  • le pliche nucali;

  • il trigono;

  • l' intestino (per lo studio dell' intestino iperecogeno)

  • Rallentamento o arresto della crescita fetale (IUGR)

Nel corso dell’esame si procede con la verifica della crescita fetale mediante le misure fetali:

  • circonferenza addominale

  • circonferenza cranica

  • diametro biparietale

  • lunghezza del femore

tutti indicatori di benessere o di presenza di eventuali malformazioni genetiche del feto.

Le singole misure vengono tutte insieme elaborate dal programma ecografico e forniscono una stima del peso, successivamente questi dati vengono confrontati con curve di riferimento della crescita fetale permettendo di considerare se la crescita pel piccolo è in linea con la media.

Durante l' ecografia morfologica è possibile stimare la vitalità e la posizione del feto, ma non è possibile fare diagnosi di malformazioni genetiche che saranno diagnosticate con altri esami prenatali.



ecografia morfologica strutturale 3d e 4 d
ecografia morfologia o strutturale

Valutazione della placenta e del liquido amniotico

Con l' esame ecografico morfologico si effettua anche lo studio della placenta e del liquido amniotico.

La placenta viene visualizzata con cura: si esamina la sua posizione e la sua funzionalità in relazione ai flussi di sangue dalla placenta al feto, viene analizzato il cordone ombelicale e ricercata la presenza dei suoi 3 vasi.

Viene effettuata la misurazione della quantità del liquido amniotico.


Oltre a queste valutazioni palcentari mediante la flussimetria color doppler delle arterie uterine si può valutare la crescita del circolo sanguigno intrauterino e rilevare in largo anticipo i segnali riconducibili a ritardo di crescita, pre-eclampsia, ipertensione arteriosa e altre patologie.

Limiti dell'ecografia morfologica

La tecnologia ecografica ha fatto grandi passi e con l' eco 3D o 4D è possibile vedere in maniera tridimensionale e quadridimensionale il viso e le espressioni del feto.



ecografia 3d e 4d in gravidanza
ecografia 3d e 4di in gravidanza

Detto ciò vi sono dei casi in cui in gravidanza particolari la morfologica presenta dei limiti che inficiano l'accuratezza dello studio ecografico che e pongono delle limitazioni.

  • la gemellarità;

  • la quantità ridotta di liquido amniotico;

  • la presenza di cicatrici addominali;

  • la posizione sfavorevole del feto in utero;

  • miomi uterini;

  • scarsa penetrazione degli ultrasuoni attraverso la parete addominale materna (condizione frequente nelle gestanti obese).

Salvo rare eccezioni non ci sono anomalie fetali rilevabili sempre e con certezza.

Si può affermare che con l'ecografia morfologica è possibile rilevare dal 20% al 50% delle malformazioni più rilevanti.

La possibilità di individuare le anomalie di alcuni organi non dipende necessariamente dalla gravità del difetto ma dalle sue dimensioni e dalla più o meno evidente alterazione dell’immagine ecografica che ne risulta.

Ci sono una classe di malformazioni , denominate evolutive, che si palesano solo in epoca gestazionale avanzata o addirittura solo alla nascita e quindi impossibili da rilevare mediante l' esame morfologico.


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