Non sai quali sono i cibi da evitare in allattamento? Ecco per te la guida su cosa mangiare e cosa non mangiare completa di tutti gli alimenti.
Sommario
Cosa mangiare in allattamento
Indipendentemente dalla dieta che fa la donna che allatta, l’organismo materno riesce a prendere le sostanze indispensabili per la sintesi e la secrezione del latte.
I cibi e le bevande da evitare in allattamento sono spesso fonte di confusione per la neomamma che non sa cosa può mangiare e cosa non può magiare in fase di allattamento.
La mancanza di conoscenza nasce dal fatto che in passato molti alimenti erano sconsigliati in allattamento per cui vietati.
Ad oggi l’Oms e il Ministero della Salute affermano che non esistono cibi da evitare in allattamento, non vi è una lista di alimenti sconsigliati ma i cibi meno adatti alla mamma che allatta dipendono dal singolo neonato.
Dagli studi è emerso che aglio, cipolla, cavoli, legumi, carciofi e asparagi possono essere consumati in allattamento, anzi di solito più la dieta materna è varia più volentieri il bebè si attaccherà al seno e ciuccerà il secreto latteo.
Questa premessa non significa che la mamma in allattamento può mangiare di tutto e senza limiti, infatti, una dieta sana è sempre consigliabile; lo stile alimentare della mamma influenzerà i gusti del neonato perché ciò che la nutrice assume insaporisce il latte materno e ne modifica l’odore.
Quindi se mangiate molti peperoni con altissima probabilità il bebè amerà i peperoni da grande perché abituato a quel sapore; più cose mangiate più espanderete i gusti del bambino.
La maggior parte dei neonati mangia il latte senza preoccuparsi della sua aromatizzazione ma certamente i suoi gusti futuri ne saranno influenzati.
Da questa premessa ne consegue che la mamma in allattamento si deve nutrire in modo sano ed equilibrato non solo per la sua salute ma anche per una corretta educazione alimentare del neonato.
Cibi da evitare durante l’allattamento per l’aromatizzazione del latte
Come detto la donna che allatta non ha necessità di evitare alcun cibo, fatta eccezione per quelli a cui è allergica.
Vi sono però dei neonati che hanno il palato molto più delicato fin dal principio e percepiscono anche il minimo sentore di aglio o spezie forti tanto da rinunciare ad attaccarsi al seno.
I cibi incriminati dell’aromatizzazione e del rifiuto del latte sono:
Aglio, cipolla, porro, scalogno per la presenza del solfuro di allile;
Cavolo, per gli isotiocianati della famiglia dello zolfo;
Carciofo, per l’olio essenziale di cinarina;
Peperone, per l’azione dell’olio essenziale di capsaicina;
Asparagi, per la presenza dell’olio essenziale di asparagina;
Sedano, per opera dell’olio essenziale d limonene senadulide;
Spezie piccanti e condimenti forti.
Le molecole di questi cibi sono sufficientemente piccole da attraversare intatte la mucosa intestinale, riversarsi nel sangue ed entrare nel latte materno.
Se la mamma durante la gravidanza ha abitualmente consumato questi nutrimenti, il feto si è abituato al loro aroma già nell’ utero attraverso il liquido amniotico, quindi ha sviluppato gli enzimi che servono a digerirli e in allattamento non avrà problemi.
Disturbi nel neonato per l’alimentazione materna in allattamento
Alcuni neonati sono particolarmente sensibili al modo di alimentarsi della mamma, ad esempio se la nutrice mangia latticini, capperi, cipolle, cavoli e fagioli alcuni bebè manifestano coliche.
Altri bambini invece manifestano fastidi allo stomaco se la madre mangia generi alimentari che stimolano la produzione di aria come:
cavoli, broccoli, cipolle cavolfiore o cavolini di Bruxelles.
E ancora vi sono bambini che accusano diarrea nei casi di dieta materna ricca di:
melone;
pesche;
cicoria;
albicocche;
pere
e prugne.
Ci sono bebè che possono avere irritazione ed eruzioni cutanee causate dai peperoni rossi nelle pietanze materne.
Infine, alcuni bambini possono essere allergici a certi alimenti assunti dalla mamma come ad esempio:
latte vaccino;
uova;
agrumi;
cioccolato;
grano.
Detto questo non bisogna pensare di non mangiare a priori questi cibi in allattamento, piuttosto è corretto che la mamma osservi le reazioni del bambino ed i suoi comportamenti, come nervosismo eccessivo, emissione di aria, rigurgiti e colichette, in relazione al consumo di queste vivande.
Per la mamma non sarà difficile accorgersi dell’alimento incriminato, i cibi impiegano dalle due alle 6 ore per insaporire il latte materno, basta fare attenzione a cosa si mangia e alla reazione del bambino alla poppata.
Fate attenzione anche alle urine del neonato, ad esempio se la mamma beve un’aranciata il latte potrebbe avere una sfumatura rosa arancio mentre l’urina del bebè si colorerebbe di rosa acceso.
In realtà non vi è alcun tipo di evidenza scientifica che i cibi mangiati dalla madre arrechino fastidi al neonato; quindi, in corso di allattamento è bene che la mamma inizi una dieta secondo i gusti personali e qualora si rilevasse un disagio nel bambino interrompere l’assunzione di quel determinato alimento.
Alimenti da evitare in allattamento
Fatta la premessa che non vi è alcuna restrizione o proibizione obbligatoria nella dieta in allattamento, analizziamo ogni tipologia di cibo e i possibili fastidi che può arrecare al bambino alimentato al seno.
Evitare in allattamento le diete ipocaloriche
Le diete ipocaloriche in allattamento non sono mai consigliate.
Il corpo materno ha la necessità di riprendersi dalla fatica della gravidanza ed essere supportato dallo stress delle notti in bianco e del nuovo adattamento alla vita con il neonato.
In allattamento il fabbisogno calorico della neomamma aumenta di circa 450- 500 calorie in più rispetto alla quota calorica prima della gestazione.
Sono da evitare nella dieta della mamma in puerperio gli alimenti dietetici e dimagranti come le pasticche e le pillole dimagranti, le barrette dietetiche, frullati dimagranti e pasti sostitutivi.
Astenersi dalle diete che escludono frutta e verdura
Frutta e verdura sono fonti di vitamine e minerali preziosi per la salute della mamma e per la composizione di un latte ricco di sostanze utili alla crescita del neonato.
Anche se vi sono frutti che possono determinare diarrea nel bambino, non vi è alcuna indicazione a priori per la mamma di non consumarli.
Ad esempio: melone, pesche, albicocche, pere e prugne possono causare diarrea nel bebè, soprattutto se consumati in grande quantità dalla mamma.
In questi casi la madre dovrà annotare gli alimenti incriminati e solo allora escluderli dal suo regime dietetico.
Da evitare cotture grasse ed elaborate dei cibi
Per preparare i cibi privilegiare le preparazioni semplici come al vapore, al forno o al cartoccio evitando le cotture meno salutari come fritture, intingoli e grigliature con bruciature.
Sono consentiti in allattamento le carni a cottura media o al sangue, carne e pesce affumicato e freddi.
Sconsigliati i dolcificanti
Attenzione ai dolcificanti!
Gli edulcoranti sostitutivi dello zucchero come aspartame, ciclamato, acesulfame e saccarina sono considerati innocui nella quantità consigliata sul retro della confezione (dose relativa alle norme vigenti).
Quindi massima accuratezza a non superare la dose consigliata leggendo le etichette dei singoli sostituti del glucosio.
Proibiti i funghi di raccolta privata
I funghi possono essere letali se non raccolti da persone competenti.
Evitate il consumo di funghi potenzialmente dannosi e di dubbia provenienza perché potrebbero essere tossici e velenosi sia per la mamma che per il neonato.
In allattamento mangiare Prodotti biologici
La mamma nutrice dovrebbe prediligere i prodotti biologici e privi di pesticidi.
Sul mercato si possono trovare prodotti biologici certificati come: latticini, carne, uova, cereali.
Mangiare bio significa non far assumere al vostro bambino additivi e pesticidi.
Se non avete la possibilità di reperire prodotti alimentari bio allora sbucciate e pelate frutta e verdura oppure igienizzatela con bicarbonato o amuchina.
Evitare i grassi
Attenzione ai grassi, preferite alimenti sani e digeribili come:
latticini a basso contenuto di grassi;
carni magre;
pollame senza pelle.
Mangiare con pochi grassi aiuterà a perdere i chili accumulati con la gravidanza, inoltre si evita di passare al bebè pesticidi e altre sostanze artificiali.
Negli animali le sostanze nocive, infatti, tendono ad accumularsi negli strati di grasso, nel fegato, nei reni e nel cervello quindi evitare il grasso diminuisce la possibilità di ingerire elementi dannosi.
Scegliere con cura il pesce per evitare il mercurio
Le regole di sicurezza sul pescato adottate in gravidanza valgono anche per l’alimentazione in allattamento e quindi riducete al minimo la quantità di mercurio ingerito:
Evitare:
Carne di squalo;
Pesce spada;
Sgombro;
Tile gibboso.
Limitate:
il consumo di tonno a non più di170 gr a settimana;
il consumo di salmone a non più di 300 gr a settimana prediligendo quello selvatico.
In allattamento i prodotti ittici non controindicati sono:
spigola;
platessa;
sogliola;
eglefino;
halibut;
scorfano;
coregone;
merluzzo giallo;
tonno;
tirsite;
pesce gatto;
granchio;
cozze;
capesante;
calamari;
trota dall’allevamento;
acciughe;
vongole;
tilapia;
sardine;
gamberi.
Non è mai consigliato eliminare la pescagione dalla dieta materna poiché gli elementi che può fornire, soprattutto contenute in salmone e sardine, hanno un’influenza positiva sullo sviluppo cerebrale del neonato.
Astenersi dai cibi potenzialmente allergizzanti
Se in famiglia vi sono predisposizioni alle allergie alcuni alimenti vanno evitati o consumati con attenzione.
Le cibarie incriminate sono:
arachidi; pomodori, crostacei, molluschi, latte e latticini, cioccolata.
Da evitare: spezie, bulbi, semi, corteccia e radici
Alcune spezie possono conferire al latte un sapore particolare per cui vanno sempre consumati con moderazione e facendo attenzione agli effetti sul neonato.
Ecco quali alimenti imputati che meritano attenzione perché possono alterare il gusto del latte materno:
Curcuma, peperoncino, curry, cumino, zenzero, noce moscata, anice, cannella, semi di finocchio, olii essenziali, salsa di soia, olio di pesce, vegetali freschi aromatici e piccanti, pepe nero, cipolla, aglio, porri, rafano e zenzero.
In allattamento proibiti: pesticidi, antiparassitari e additivi chimici
Nel latte materno passano:
Conservanti;
Addensanti;
Coloranti.
Per questo motivo sono da ridurre i cibi di produzione industriale, gli oli raffinati, la margarina e i fritti.
Vietato il consumo di alimenti di dubbia provenienza
Frutta e verdura di dubbia provenienza potrebbero essere coltivarti in terreni contaminati o con acque con un eccessivo contenuto di metalli pesanti, nitriti, nitrati e insetticidi.
È bene mangiare prodotti biologici certificati e se non potete reperirli consumate frutta e verdura di filiera controllata.
Stessa cosa vale per le carni.
Carni macellate di dubbia origine potrebbero essere colpite da parassitosi, allevate con eccessivo utilizzo di antibiotici o di altre sostanze dannose.
Anche per la carne e per il pesce attenetevi alla filiera controllata evitando le frattaglie
Limitare i farmaci
La maggior parte dei farmaci passa nel latte solo in quantità trascurabile e veramente pochi hanno conseguenze per il neonato.
Vale sempre la regola di consultare il proprio medico prima di assumere qualsiasi tipo di farmaco di automedicazione fatta esclusione per il paracetamolo.
Sono consentiti gli integratori per l'allattamento
Cibi e bevande vietate in allattamento
Le mamme in allattamento hanno molta libertà di nutrizione, tuttavia vi sono cibi e bevande che sono totalmente sconsigliati o proibiti nella fase dell’allattamento.
Vediamo nel dettaglio quali sono.
Controindicata la nicotina
Le sostanze tossiche inspirate con la sigaretta entrano nel flusso sanguigno e finiscono nel latte materno, senza contare che fumare in gravidanza fa diminuire la produzione di latte.
Il fumo che passa nel latte materno può causare al neonato:
vomito;
diarrea;
tachicardia;
nervosismo.
Ad oggi non si conoscono gli effetti a lungo termine della nicotina sui bambini ma di sicuro non sono positivi.
Se fate fatica a smettere di fumare rivolgetevi al vostro medico per un consiglio sulla terapia che possa sostituire la nicotina della sigaretta come gomme da masticare e cerotti.
Se non riuscite a smettere di fumare continuate ad allattare, il latte materno è sempre meglio del latte in polvere, ma cercate di ridurre il numero di sigarette e di non fumare la sigaretta subito prima della poppata.
Vietata la Cannabis
La cannabis fumata o ingerita entra nel latte materno e ci rimane per sei giorni.
Di conseguenza gli effetti negativi sull’ organismo del neonato di una canna hanno conseguenze potenzialmente negative a lungo termine.
Le ricerche dimostrano che erba, hascisc, marijuana e canapa assunta dalla donna che allatta possono causare nel neonato rallentamento di crescita e morte in culla.
Da evitare Alcol e bevande alcoliche
Il latte della mamma trasporta l’alcol anche se la quantità è decisamente inferiore rispetto a quella che si beve.
In generale la mamma che allatta può concedersi al massimo qualche bicchiere di vino rosso la settimana ma sarebbe bene evitare del tutto l’alcol durante il periodo dell’allattamento.
La birra scura nonostante quanto si creda non fa aumentare la produzione di latte.
Sono sempre da evitare i super alcolici
Un consumo eccessivo di alcol in allattamento può rendere il bebè assonnato, apatico, assente, incapace di ciucciare al seno e nei casi estremi anche di respirare.
Se comunque sia decidete di consumare una bevanda alcolica farlo sempre dopo aver finito di allattare.
Limitare la Caffeina
Una o due tazze di caffè o di tè oppure un bicchiere di coca cola al giorno non danno alcun problema durante l’allattamento.
Assumere una quantità maggiore di caffeina in allattamento (rispetto a quella consigliata) potrebbe rendere il neonato teso, irritabile e con difficoltà a dormire.
L’abuso di caffeina dalla madre è stato associato ad un aumento di coliche e di reflusso gastrico nel neonato.
La caffeina a differenza degli adulti non viene efficacemente eliminata dall’ organismo del neonato e potrebbe accumularsi nel suo sistema nervoso.
Oltre al caffè prestare attenzione a bevande come:
tè fermentato;
guaranà;
cacao;
ginseng;
energy drink;
eccitanti.
Attenzione ai rimedi erboristici, omeopatici e fitoterapici.
Anche se si tratta di rimedi naturali non sempre le erbe sono sicure e potrebbero rivelarsi potenzialmente tossiche per via delle sostanze che entrano nel latte materno.
Il problema dei prodotti erboristici, omeopatici e fitoterapici è che gli studi non sono molto avanzati e quindi non si conoscono bene gli effetti sul neonato a lungo e a breve termine.
Limitarsi ad assumere i prodotti certificati e quindi sicuri per l’allattamento come:
camomilla;
agrumi;
menta;
lamponi;
rooibos;
cinorrodo.
Leggete con attenzione le etichette degli infusi e delle tisane per verificare che non vi siano stati aggiunti altri ingredienti.
Coliche neonati cibi da evitare in allattamento
Ci sono cibi nella dieta materna che possono favorire le coliche nei bambini sensibili.
Gli alimenti da evitare in allattamento per le coliche sono:
latte e latticini;
verdure in genere;
cipolla:
cavolo;
aglio;
cavolfiore;
broccoli;
cetriolo;
peperoni;
legumi come: fagioli e lenticchie.
Latte e latticini
Il latte di mucca è costituito da proteine molto diverse da quelle del latte umano, per questo i neonati nutriti con il latte artificiale accusano spesso mal di pancia.
In corso di allattamento al seno è possibile che qualche proteina del latte vaccino arrivi al neonato attraverso il latte materno.
Se notate coliche al bebè dopo che avete consumato grandi quantità di latte e formaggio, provate a ridurre il consumo di derivati del latte per qualche giorno e vedete se la situazione migliora.
In alcuni casi è necessario sospendere l’assunzione di latte e derivati da parte della nutrice per almeno 15 giorni prima di vedere un graduale miglioramento nel neonato.
Quando il neonato si è ristabilito si può iniziare a reintrodurre nella dieta materna il latte e i latticini ma in piccolissime quantità prediligendo i formaggi stagionati, la ricotta e lo yogurt.
Se le coliche ricompaiono allora è necessario sospendere totalmente i formaggi e il latte dall’alimentazione della mamma che allatta.
Legumi
Fagioli, piselli, lenticchie e ceci mangiati dalla mamma possono essere causa di coliche nel neonato.
Non è corretto eliminare i legumi dalla dieta della mamma; sarà sufficiente passarli prima di essere consumati dalla madre.
Fumo
È stato riscontrato da numerosi studi che i bambini allattati da madri fumatrici sono più soggetti alle coliche gassose.
Cibi da evitare in allattamento per il reflusso del neonato
Alcuni cibi possono aumentare il reflusso nel neonato sia perché non digeriti correttamente sia perché irritanti della mucosa gastrica.
Gli alimenti in questione sono:
latte e derivati;
cioccolato;
agrumi;
arance;
limone;
pompelmo;
lime;
ananas;
fragola.
Alimenti da evitare in allattamento per la diarrea del neonato (Se assunti evitano la stitichezza del neonato)
Cioccolato;
Ciliegie;
Prugne;
Melone;
Kiwi.
Elenco dei cibi da evitare e consentiti in allattamento
Ecco la lista dei cibi su cui si fa più confusione in allattamento
alcolici in allattamento: vietati
lenticchie in allattamento: da consumare con moderazione se notate coliche nel neonato
zenzero in allattamento: non vietato ma da consumare con moderazione
vongole in allattamento: non vietate
cioccolata in allattamento: con moderazione se vi sono soggetti allergici in famiglia
integratori per allattamento al seno: non vietati quelli specifici per allattamento
aglio in allattamento: non vietato ma consumare con moderazione
curcuma in allattamento: non vietata ma consumare con moderazione
cibo piccante: non vietato ma consumare con moderazione
spinaci in allattamento: non vietati
sushi in allattamento: non vietato ma con attenzione alla scelta del pesce e al suo contenuto di mercurio
pesce crudo in allattamento: non vietato ma facendo attenzione alla scelta del pesce riguardo al contenuto di mercurio
ostriche, frutti di mare e simili: non vietati ma facendo attenzione alla provenienza e alla cottura
caffè in allattamento: non vietato con moderazione
prosciutto crudo in allattamento: non vietato
scarola in allattamento: non vietata
gorgonzola in allattamento: non vietato ma con moderazione
kiwi in allattamento: con moderazione se notate diarrea nel neonato
anguria in allattamento: con moderazione se notate diarrea nel neonato
ananas in allattamento: con moderazione se notate reflusso nel neonato
miele in allattamento: non vietato
fave in allattamento: non vietate
noci in allattamento: non vietate
gelato in allattamento: non vietato
latte in allattamento: non vietato anche senza lattosio
arance in allattamento: non vietate
zafferano in allattamento: non vietato
pesche in allattamento: non vietate
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Grazie dell complimento, sono molto felice di esservi di supporto. Le fragole possono essere consumate previo accurato lavaggio.
Grazie mille per aver creato questa rubrica, sei veramente un meravigliosa risorsa... Volevo fare una domanda inerente a questo articolo, durante l allattamento le fragole possono arrecare danni o fastidio d qualche genere alla bambina?